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Segnalazione pubblicazione: “Con la testa e con il cuore” di Alberto Cova e Dario Ricci

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E’ appena uscita tra le edizione della Sperling  & Kupfer la storia di Alberto Cova, scritta dallo stesso atleta, con il nostro socio Dario Ricci. Nelle pagine del  volume Cova si racconta, rivelando i pensieri dello sportivo ma anche le emozioni dell’uomo. Il ritratto di un campione dello sport italiano e mondiale, che ha saputo continuare a vincere anche dopo aver appeso le scarpette al chiodo. Dal racconto della prima gara del grande campione quando è ancora un bambino, il libro racconta il percorso attraverso scelte difficili, perseveranza, determinazione, istinto, emozioni, voglia di vincere. Migliaia di chilometri dopo, quella stessa grinta e volontà porteranno Cova, unico italiano nella storia del mezzofondo, sul podio europeo, mondiale e olimpico. Un’avventura che diventa un percorso di scoperta interiore e di sfida ai propri limiti, in cui la mente diventa la principale alleata. 

Lo sport oltre il campo via podcast: Fever Pitch

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Il nostro socio Stefano Marrone cura il podcast Fever Pitch sul blog The Pitch http://www.thepitchblog.it/(http://www.thepitchblog.it/). Potete ascoltare la prima puntata intitolata “Il golfo e la guerra del football”, che ha ospitato anche Nicola Sbetti, al seguente link: https://www.spreaker.com/user/9216027/fever-pitch-01-il-golfo-e-la-guerra-del-

Nella prima puntata lo “sport è una prosecuzione della guerra in altre sedi” è una visione che sembrano aver capito molto bene le potenze del Golfo Persico, Qatar e Emirati su tutte, che da qualche decennio a questa parte hanno fatto dello sport una diretta emanazione della propria interferenza estera. Scandali diplomatici, gole profonde, organizzazione di grandi eventi, acquisto di società milionarie, embarghi. Da Football Leaks al Mondiale 2022, un’enormità di dossier roventi ruotano intorno al pallone.

Segnalazione pubblicazione: “Sportività liquida. Verso una nuova Cultura Sportiva partendo dalla Scuola primaria” di Franco Bruno Castaldo

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E’ uscito sul numero 3 Supplemento 2019 della ricista Formazione&insegnamento. Rivista internazionale di Scienze dell’educazione e della formazione il saggio del nostro socio Franco Castaldo, che pone, nell’imminenza dell’attuazione di una legge che includa le Scienze motorie e sportive nel percorso formativo della Scuola primaria, il problema del contesto culturale di partenza: come pensiamo oggi le Scienze motorie e sportive? Sono congruenti con il sistema plurivaloriale motoriosportivo presentato nel paper?

 

Un resoconto della giornata a Bologna per i seminari SISCO

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Nell’attesa di riprendere l’attività sociale, pubblichiamo con piacere un resoconto del nostro socio Vincenzo Mercuri sulla giornata dei seminari Sissco a Bologna lo scorso 7 febbraio.

Nicola Sbetti e Stefano Pivato
Nicola Sbetti e Sergio Giuntini
Grande attenzione per le parole di Guido Panico

Il ciclo di seminari SISS-SISSCO sulla storia del calcio e sulle sue prospettive storiografiche inizia con questa affermazione-domanda: “ Sul calcio si è detto tutto o quasi”. La risposta si evince fin dalle prime fasi della discussione, quando vengono affrontati i rapporti del calcio con altre discipline, diverse dalla storia, quali sociologia, diritto e letteratura e mostrando quindi l’enormità delle prospettive di ricerca ancora da esplorare sul “gioco più bello del mondo” e sui suoi sviluppi passati, presenti e futuri.
La prima parte delle discussioni si è quindi concentrata sul rapporto con le altre discipline vedendo l’esposizione dei professori dell’Unibo Stefano Martelli e Margherita Pittalis, incentrati a trattare rispettivamente i legami del calcio con la sociologia e il diritto. Quest’ultimo in particolare risulta essere particolarmente interessante, anche in virtù del continuo mutare del calcio e della sua capacità di fare giurisprudenza, portando ad esempio il recente caso di Emiliano Sala e la conseguente controversia sul pagamento del cartellino, dopo la morte del giocatore. Oltre a ciò, il diritto risulta particolarmente attinente ad altri aspetti del mondo del calcio quali il crescente potere dei procuratori, la tutela dei minori nella compravendita, la regolarizzazione del professionismo femminile e dei comportamenti dei tifosi, specialmente nei casi di razzismo negli stadi. La fase si è poi conclusa con l’intervento di Sergio Giuntini, volto a spiegare il rapporto tra il calcio e la letteratura tracciandone l’evoluzione e le opere chiave, ma specificando come sia più corretto parlare di “scrittura calcistica/sportiva” e definendo il giornalismo la vera letteratura sportiva.
A questa sessione multidisciplinare è seguita una più specifica e dedicata all’ambito propriamente storico, con l’intervento di due pionieri della storiografia italiana nel campo sportivo, Stefano Pivato e Guido Panico, che hanno ripercorso le tappe dell’avvicinamento italiano alla storiografia sportiva, oltre che alla genesi di uno dei testi chiave nell’ambito, Storia sociale del calcio. Una fase concentratasi quindi sulle origini e nello spiegare l’avvicinamento ad uno spazio che, fino ad allora, era stato studiato prevalentemente dai
giornalisti, per lungo tempo attori protagonisti nella trattazione della storia del calcio e dei suoi aspetti più remoti e curiosi.



La fase successiva ha visto invece la presentazione delle ricerche in corso attraverso brevi interventi, circa 5-10 minuti ciascuno, in cui gli oratori informavano i vari partecipanti sui risultati dei loro studi e soprattutto sulle prospettive future delle loro indagini. I progetti presentati hanno mostrato una vasta eterogeneità, sufficiente però a rispondere alla domanda-affermazione evidenziando l’enorme bacino da cui attingere per la storiografia calcistica. A dimostrazione di ciò sono state presentate ricerche riguardanti le vicende italiane come la storica finale del 1909/1910, ancora oggi oggetto di dibattito, tra Pro Vercelli e Inter, le vicende di alcuni calciatori-partigiani del monzese, la presenza del calcio nelle aule parlamentari; senza poi dimenticare il tentativo di ricostruire le vicende storiche di alcune squadre e dei loro momenti migliori, nello specifico Catanzaro e Firorentina. Oltre a ciò si sono trattati argomenti con implicazioni internazionali quali il “divieto” imposto al calcio femminile dalle federazioni inglese e italiana e la conseguente mancanza di una storiografia sul tema, il seguito ricevuto in Italia dalla Grande Ungheria di Puskas, con conseguenti connessioni diplomatiche, il rapporto tra calcio e politica a Fiume nella prima metà del Novecento e infine la questione, molto attuale, riguardante i calciatori migranti. Di grande interesse è stato poi il dibattito creatosi sugli stadi e il loro valore come “templi”, che ha visto particolare accento sul mondiale del ’90, tenutosi in Italia, e considerato un’occasione persa, perché capitato poco prima del profondo cambiamento che avrebbe colpito gli stadi da lì a pochi anni, fino ad arrivare alla loro struttura attuale, improntata principalmente alla vendita di servizi. Si è poi discusso dei documenti presenti nell’archivio di stato nazionale e del loro possibile uso nella storiografia calcistica, con particolare
riferimento ai rapporti compilati dalla polizia, utili per i movimenti degli ultras e non solo. Tra le ricerche vi è poi stata la presentazione del progetto “Umanità nel pallone”, risultato particolarmente interessante perché, oltre a racchiudere la collaborazione di più studiosi su più aspetti connessi al calcio, ha lanciato la proposta di un incontro finale al termine dei seminari per “unire le forze” e discutere di progetti comuni.
In conclusione, si può dire come nonostante sia discusso e trattato per lungo tempo del calcio, le sue prospettive storiografiche rimangono ancora oggi enormi e soprattutto sembrano catturare l’attenzione di una nuova generazione di storici, portando quindi conseguenti cambiamenti anche negli interessi storiografici generali.

 

Inaugurata a Roma la mostra “Sumo. Lo sport sacro del Giappone”

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Si è aperta il 4 marzo presso il Museo delle Civiltà di Roma la mostra intitolata “Sumo. Lo sport sacro del Giappone”, seconda tappa del progetto “Lo sport museo del mondo”, che il museo dedica allo studio e all’approfondimento storico e antropologico delle pratiche sportive e che vede come curatore e responsabile scientifico il nostro socio Claudio Mancuso.

Il curatore della mostra e nostro socio Claudio Mancuso

La cultura dei popoli dell’Estremo Oriente ha sempre onorato le arti marziali e riservato loro un ruolo di primo piano. Il sumo è una forma di lotta tradizionale giapponese, assai popolare nell’arcipelago del Sol Levante. Sin dalle epoche più antiche è stato parte integrante della cultura nipponica e nel corso dei secoli si è evoluto da rito religioso ad attività militare, fino alla connotazione attuale di pratica sportiva. Oggi gli incontri di sumo registrano ascolti altissimi all’interno dei palinsesti della televisione giapponese, e le arene dove si disputano i match sono spesso quasi sempre sold out. I lottatori più forti sono conosciuti e ammirati in tutto il Paese e godono dello statusdi vere e proprie star.

La mostra “Sumo. Lo sport sacro del Giappone”, che sarà aperta fino al prossimo 1 aprile, presenta al pubblico una parte della splendida collezione di stampe e testi antichi conservate dal museo e riferite a questo antico sport ed è impreziosita dall’esposizione di un’antica spada giapponese, elemento fondamentale del rituale che precede ogni incontro. I libri e i manifesti che è possibile ammirare tra le teche e le vetrine consentono di comprendere il profondo radicamento simbolico che la “lotta sacra” ha avuto nel corso dei secoli all’interno del sistema culturale, politico e sociale del Giappone.

 

Una giornata di studio in Francia su «sport, società e rappresentazioni dell’alterità»

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I nostri soci Pierpaolo Naccarella e Nicola Sbetti sono tra gli organizzatori della  giornata di studio su «sport, società e rappresentazioni dell’alterità», che si svolgerà il 23 ottobre 2020 presso l’Università di Clermont-Ferrand. In allegato la call for presentation.

Call for papers Sport e Societa Versione in Italiano

 

Segnalazione Pubblicazione: “Routledge Handbook of Global Sport” a cura di John Nauright e Sarah Zipp

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E’ appena uscita l’importante opera “Routledge Handbook of Global Sport”, in cui  è stato coinvolto il nostro socio, Gherardo Bonini ha pubblicato infatti la voce dedicata al sollevamento pesi.

Call for Abstract del XXIV congresso dell’European Committee for Sports History

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E’ stata pubblicata la Call for Abstract del XXIV congresso dell’European Committee for Sports History dedicato a Sport e Politica, che si terrà a Lisbona dal 9 all’11 settembre 2020. Tutte le informazioni sono reperibili all’indirizzo:  bit.ly/cesh2020 e nel PDF in allegato.

2020-09-09_CESH_CFP

Seminari SISSCO 2020 – “L’Italia e il calcio: prospettive storiografiche” – Bologna 7 febbraio

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Primo appuntamento a Bologna per i seminari SISSCO 2020 relativi alla storia del calcio, di cui sono promotori i nostri soci Eleonora Belloni, Claudio Mancuso, Marco Pignotti, Nicola Sbetti. Grande partecipazione dei nostri soci!

Clicca qui per scaricare il programma

 

Segnalazione pubblicazione: “Donne in bicicletta. Una finestra sulla storia del ciclismo femminile in Italia” di Antonella Stelitano

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Sta per uscire, edito da Ediciclo, il nuovo libro della nostra socia Antonella Stelitano, dedicato alla storia del ciclismo femminile in Italia, frutto di tre anni di ricerche. Il volume di 470 pagine  intitolato Donne in bicicletta. Una finesta sulla storia del ciclismo femminile in Italia affronta la storia di donne che si guadagnarono il diritto di correre su pista o su strada e fa emergere come la bicicletta abbia rappresentato per le donne un segno di emancipazione e una passione dalla Regina Margherita a Marie Curie, da Alfonsina Strada, che è stata l’unica donna ad aver corso il Giro d’Italia nel 1924, a Olivia Grande, che nel 1937 realizzò il record italiano dell’ora, da Maria Canins, che nel 1985 vinse il Tour de France ad Alessandra Cappellotto, che vinse nel 1997 il Mondiale su strada.