Bollettino dell’Ufficio Storico 2019/2020 con contributi Siss

Raccolta di studi e ricerche a carattere storico militare.

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Nel terzo numero del rinnovato Bollettino dell’Ufficio Storico, raccolta di studi e ricerche a carattere storico-militare e archivistico la cui prima uscita risale al 1909, compaiono tre saggi che testimoniano il lavoro fatto dalla Società di Storia dello Sport (Siss) per ricordare dal punto di vista storico-sportivo la Grande Guerra nel suo centenario.

Il Bollettino è datato 2019-2020 e consta di 550 pp. I tre saggi sono ospitati nella parte dedicata a “Documenti e Interventi” e nel primo ( A.Teja – D. Tamblé, Storia dello sport e Storia militare, magistrae vitae in un progetto comune) è riassunto il progetto comune tra Siss e Sism (Società Italiana di Storia Militare) che, iniziato nel 2014 a Firenze, si è concluso a Caserta nel 2017, attraverso la presentazione degli Atti delle due occasioni convegnistiche, l’una presso l’Istituto Geografico Militare di Firenze e l’altro presso il liceo Manzoni di Caserta, sede della sezione locale della Siss. Il percorso è stato svolto unitariamente dalle due Società di storici, ed ha ottenuto l’onore del logo della Struttura di missione istituita nel 2014 per la celebrazione degli anniversari di interesse nazionale.

Il Bollettino completa con i due testi di Sergio Giuntini e di Jean Saint-Martin l’excursus storico della Grande Guerra nei suoi rapporti con lo sport, conclusosi con i Giochi Interalleati di Joinville, occasione certamente importante per la storia dello sport internazionale che apre il sipario sul ritorno dei Giochi olimpici rinnovati e reinterpretati dai suoi principali protagonisti e in particolare dai metodi addestrativi degli eserciti impegnati nella Grande Guerra.

Il testo di S. Giuntini (Le Olimpiadi Interalleate del 1919 tra storia, politica, agonismo) riprende un tema da lui ben conosciuto, ma con nuovi punti di vista, insistendo in particolare sull’ostilità del barone Pierre de Coubertin ai Giochi militari e sulle ricadute dell’organizzatrice YMCA (Young Men’s Christian Association) in Italia, in particolare a Roma, Torino e Milano. Puntuale anche lo studio delle due figure americane che hanno avuto un ruolo fondamentale nell’espletamento dei Giochi Interalleati e nel traghettare i loro influssi nei futuri Giochi di Anversa (1920), ovvero Elwood Brown e John Joseph Pershing, oltre alla descrizione di gare e campioni con la loro influenza sull’avvento dello sport moderno in tutta Europa, a seguito dell’abbandono della ginnastica militare, che aveva ancora un ruolo importante a livello formativo prima del conflitto mondiale.

Il collega J. Saint-Martin del Laboratorio Sport e Sciences sociales (E3S – EA 1342) della STAPS di Strasburgo ha invece approfondito un altro elemento essenziale per la storia dello sport, che è quello dei suoi prodromi nella storia dell’educazione fisica, i cui studi sono diffusi e coltivati in Francia per l’evidente interdipendenza dei due mondi. In Le Forze Armate francesi e la questione dell’educazione fisica dei giovani all’indomani della Prima Guerra Mondiale (1918-1925) vengono infatti affrontate problematiche simili a quelle riscontrabili anche in Italia, con le questioni che l’avvento dello sport ha posto in diverse nazioni europee, e cioè se questa pratica potesse essere utile alla ricostruzione e alla tematica del rafforzamento della sicurezza nazionale. L’A. cita i grandi protagonisti della storia dell’educazione fisica francese, sottolineando come questi posero il loro metodo al servizio del prestigio politico francese, riuscendo a dare nuova vita alla Scuola militare di Joinville. Una storia simile a quella italiana per gli anni presi in considerazione da Saint-Martin, mentre poi sappiamo che in Italia le Scuole di formazione in questo ambito avrebbero preso una connotazione fortemente ideologizzata, al servizio del regime fascista.

Tutti i testi intrecciano storia dello sport e storia sociale, in particolare di Italia e Francia, con evidenti riferimenti alla storia dell’Olimpismo, fornendo così uno spaccato di come anche lo sport, con la concretezza delle sue gare e dei suoi campioni, ben rappresenti “i grandi valori del vivere civile al servizio della formazione e della salute delle giovani generazioni”.

Il Bollettino è in vendita al prezzo di 15 euro nel sito dell’Ufficio Storico dello SME.

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