Nel corso del recentissimo VII Convegno Nazionale della Società Italiana di Storia dello Sport tenutosi a Treviso il 9 e 10 novembre scorsi sono stati consegnati gli annuali premi della SISS.
Il premio “Mario Alighiero Manacorda” è stato assegnato a Walter Bernardi per il saggio “Il “caso” Fiorenzo Magni. L’uomo e il campione nell’Italia divisa”, Portogruaro, Ediciclo Editore, 2018.
La giuria ha così motivato la sua scelta: “L’autore ha riaperto una pagina oscura della guerra civile italiana, la battaglia di Valibona, arricchendone la conoscenza con fonti archivistiche inedite, recuperate attraverso un paziente lavoro di ricerca ricalcato sulle tecniche dell’indagine poliziesca.
L’uomo Fiorenzo Magni e il futuro campione delle due ruote Fiorenzo Magni diventano protagonisti di una vicenda complessa, ambientata nella Toscana profonda, che ripercorre la storia nazionale dagli ultimi anni del fascismo alla guerra e da qui agli anni convulsi della ricostruzione, in cui la lotta politica divampa anche sulle strade del Giro d’italia.
Padroneggiando in modo magistrale gli strumenti del metodo storico, dando mostra di un ammirevole serenità di giudizio, l’autore tratteggia l’immagine di un personaggio tormentato e controverso, fornendo una propria interpretazione dei fatti, ma lasciando libero il lettore di costruirsi una sua opinione”.
Il premio “Aldo Capanni” per la miglior pubblicazione under 35 è andato al socio SISS Nicola Sbetti, con menzione d’onore al coautore Riccardo Brizzi, per il volume “Storia della Coppa del mondo di calcio (1930-2018). Politica, sport, globalizzazione”, Firenze, Le Monnier, 2018.
Sull’assegnazione la giuria ha così motivato: “Il libro, che riprende il modello di ricerca adottato dall’autore in “Giochi di potere. Olimpiadi e politica da Atene a Londra (1986-2012)”, esemplifica al meglio la possibilità di leggere le vicende politiche, economiche, culturali e sociali del mondo contemporaneo attraverso la lente dei grandi eventi sportivi di portata mondiale.
La solidità dell’impianto, l’ampiezza della documentazione, la varietà e la complessità dei temi affrontati lo rendono un valido punto di riferimento per tutti gli studiosi, a dimostrazione dell’impegno e del valore delle nuove leve della storiografia sportiva italiana”.
Il premio “Nora Santarelli”, che premia gli archivisti che si sono distinti nella tutela e valorizzazione della documentazione sportiva è invece andato a Maria Emanuela Marinelli, responsabile del settore archivi sportivi della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio, per l’instancabile impegno profuso a fianco della dottoressa Santarelli nei programmi di censimento e di salvaguardia delle memorie sportive nazionali e regionali.