VI Convegno Nazionale SISS

Sport e Rivoluzione

Vercelli, Piccolo Studio della Basilica di Sant’Andrea

10-11 novembre 2017

Nella suggestiva cornice del Piccolo Studio della Basilica di Sant’Andrea di Vercelli il 10 e 11 novembre 2017 ha avuto luogo il Convegno della Società Italiana di Storia dello Sport. Tema della manifestazione del 2017 è stato “Sport e rivoluzione”, in occasione del centenario della Rivoluzione d’Ottobre, caduto proprio in quei giorni. Esattamente un secolo fa, nell’autunno 1917, la Rivoluzione bolscevica cambiò il corso della storia. Nulla sarebbe stato più come prima, anche nel campo dello sport.

Muovendo da questo passaggio storico epocale, l’annuale convegno della Società Italiana di Storia dello Sport, giunto quest’anno alla sua sesta edizione, ha inteso avviare una riflessione che indaghi i significati rivoluzionari rivestiti dallo sport nelle sue più diverse sfaccettature. Lo sport, specie nel Novecento, ha concorso potentemente all’emancipazione dell’uomo e del corpo, contribuendo con le proprie risorse ai fenomeni di trasformazione politica, sociale, religiosa, ai cambiamenti nel costume e nella moda, alla liberazione della donna, all’allargamento dei diritti civili. Un tema che, con i suoi grandi protagonisti individuali e collettivi, si presta dunque a molteplici riletture critiche in grado di valorizzare il contributo che la storia dello sport può portare allo studio della storia della società contemporanea.

L’articolato programma della manifestazione, che ha visto anche alcune presenze internazionali, come quella delle ricercatrici brasiliane Bruna Opieco Pereira, Mayara Torres Ordonhes e di Sylvan Duffraisse, docente dell’Università di Nantes, ha previsto anche due tavole rotonde. La prima, dedicata allo Sport a Vercelli, con la presentazione di innovativi studi, ha messo in luce vicende poco note della ricca storia sportiva locale, dall’automobilismo alla scherma, dal calcio alla diplomazia sportiva. La seconda è stata invece dedicata al tema degli archivi sportivi, una realtà complessa, che comprende materiali eterogenei, e che necessita di forme di tutela che prevedano una sinergia tra istituzioni, società locali e privati, per non disperdere un patrimonio, del cui valore gli storici sono particolarmente consapevoli.