La SISS ha celebrato il centenario della nascita di Cesare Rubini (1923-2011), un personaggio fondamentale per la storia del basket e della pallanuoto italiane

0
218

Lo scorso 17 maggio la Società Italiana di Storia dello Sport (SISS), in collaborazione con il CONI – Comitato Regionale Lombardia e il Centro Studi Grande Milano ha organizzato l’incontro “100 anni di sport. L’esempio di Cesare Rubini” a cui ha partecipato un folto pubblico. La SISS intendeva così ricordare il centenario dalla nascita di Cesare Rubini (1923-2011), un personaggio fondamentale per la storia dello sport: fu, come atleta di pallanuoto e di pallacanestro, protagonista di tanti successi italiani e, come team manager della Federazione Pallacanestro, incarico che rivestì dal 1976, condusse la nazionale più volte sulle vette agonistiche olimpiche e internazionali. Inoltre Rubini, per i suoi alti meriti sportivi, e stato inserito nella Hall of Fame internazionale sia del basket che della pallanuoto.

Ricordiamo questo bell’evento con le parole del nostro socio Enrico Landoni:

Splendida cornice di pubblico al Palazzo delle Federazioni di Via Piranesi, dove il 17 maggio scorso
ha avuto luogo la bella iniziativa organizzata dalla Società Italiana di Storia dello Sport, il Centro Studi Grande Milano e il Coni Lombardia in ricordo dell’indimenticato Cesare Rubini, nel centenario della nascita.
Tutti convocati e felicemente allineati nelle prime file della sala e al tavolo della presidenza gli allievi e amici di una vita, chiamati a ricordare il grande maestro della pallacanestro italiana e la storica bandiera dell’Olimpia Milano, subito dopo l’ampio e articolato intervento di inquadramento affidato al nostro presidente, Sergio Giuntini.
Moderati da Claudio Arrigoni, si sono così avvicendati al microfono il grande Dan Peterson, Dino Meneghin e il gigante Arthur Kenney, giunto appositamente dagli States per l’importante occasione. Tutti, a loro modo, hanno voluto rievocare la grandezza del “signor Rubini”, regalando alla platea aneddoti, ricordi e chicche di incommensurabile valore e di straordinaria umanità, che hanno fatto da delizioso antipasto alla cerimonia di consegna del premio “Grandi Guglie” della Grande Milano, ritirato dal più giovane degli eredi dell’indimenticato maestro: neanche a dirlo, Cesare Rubini.