Continua la fortunata collaborazione con la testata giornalistica de «Gli Eroi del Calcio» (qui il precedente resoconto) che, ogni venerdì, ospita gli articoli di alcuni soci della Siss (Società Italiana Storia dello Sport) sotto il nome “Le penne della Siss”.
Il mese di marzo si era concluso con la puntuale e avvincente
cronistoria di Filippo Mazzoni sul quarantennale del 23 marzo, una data che
tutti gli appassionati di calcio italiano ricordano come Totonero.
Dalle manette negli stadi che per un periodo (piuttosto breve) sono
state capaci di oscurare l’aurea mitica creata attorno ai campioni della Serie A
si è passati poi sui polverosi campi del passato alla ricerca delle origini di una
delle carriere meno conosciute del calcio italiano, quella di Armando
Castellazzi. Marco Giani ha ripercorso con dovizia di particolari il profilo dello
storico mediano dell’Inter e della nazionale italiana campione del mondo nel
’34, un uomo «esemplare dentro e fuori dal campo di gioco».
Il mese di aprile è proseguito con un altro salto indietro nel tempo.
Raffaele Ciccarelli ci ha infatti trasportato in una storia di cento anni fa, quella
della Novese e del suo storico scudetto del 1922 che, di fatto, segnò la fine
del dilettantismo dei pionieri del calcio italiano.
Una storia coeva a quella della Novese porta la firma ancora di
Ciccarelli che stavolta ci porta con mano in Uruguay, alla ricerca del ricordo
perduto di un grande campione della Celeste: Hector Castro, due volte
campione olimpico e campione del mondo con la sua nazionale. Il tutto
giocando con una mano amputata.
Dal passato si torna al presente, con uno sguardo sul futuro. Ad
accompagnarci in questo vorticoso viaggio è Alessandro Mastroluca che,
muovendo dalla sua ultima pubblicazione Unfair play, ci spiega e ci racconta
l’evoluzione del calcio in televisione: dagli anni Cinquanta fino allo streaming
delle partite su smartphone e iPad.
A metà strada, anche cronologica, fra tutte queste storie di calcio,
s’inserisce il particolare omaggio di Marvin Trinca all’allenatore boemo Zdeněk
Zeman, senza dubbio uno dei personaggi che in tutta la sua pittoresca
carriera ha diviso in due il mondo del tifo italiano.
In attesa dei prossimi appuntamenti, anticipiamo l’inizio di un
avvicinamento a tappe verso gli Europei del 2021 attraverso i racconti di tutte
le passate edizioni.