One month with Playing Pasts – Gennaio

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La rubrica un mese con Playing Past  (qui il mese precedente) continua con i principali articoli pubblicati dalla rivista inglese nel mese di gennaio.

Il nostro socio Marco Giani continua la sua prolifica azione di diffusione e di racconto dello sviluppo del calcio femminile in Italia grazie alla decima parte del suo percorso di ricerca. In questo capitolo Giani si occupa principalmente della rappresentazione grafica e fotografica del calcio degli anni Trenta nonché sulle vicende di Jole Mantoan e sulle lettere rinvenute nell’archivio di Giovanna Boccalini Barcellona.

Sempre Giani prosegue con la quinta parte della sua ricerca sulla pattinatrice Grazia Barcellona, figlia della succitata Giovanna, olimpionica a 19 anni alle olimpiadi di Sankt Morritz del 1948 nonché più volte campionessa italiana. Anche per questo studio l’autore ha utilizzato largamente l’archivio di Giovanna Boccalini Barcellona riuscendo, attraverso la narrazione storica, a riportarci nel mondo dello sport degli anni Trenta del XX secolo.

Roy Case ci racconta la nascita del minigolf nell’Inghilterra appena uscita dal magnifico periodo vittoriano. La data di inizio di questo sport (o gioco? La domanda che si pone l’autore) è appunto la data della morte della regina, il 1867 e l’autore ci regala un excursus della storia del minigolf dalle sue origini agli anni Settanta del XX secolo, raccontando le principali società formatasi e le più importanti competizioni che nel tempo si affermarono nel Regno Unito cercando di inserirle all’interno del contesto sociale britannico.

Mark Evans si interroga sulle motivazioni storiche alla base della differenza tra le competizioni di Hockey maschile e femminile nel Regno Unito, sul perché, cioè, l’attesa di una league in campo maschile sia stata frutto di un intenso dibattito tra i dirigenti maschili di questo sport. L’Hockey è anche l’argomento del saggio di James Ormandy, che racconta una breve storia dei “miscelatori” gli uomini e le donne che assieme giocavano a Hockey e così ribattezzati da un periodico inglese. L’arco temporale del racconto comprende gli anni che vanno dalla fine del XIX secolo e gli anni Trenta del XX secolo.

Peter Lovesey prosegue con la terza parte della sua interessantissima storia dedicata alla “pioniera della maratona”, Violet Piercy, riconosciuta dalla IAAF come la prima donna al mondo ad aver corso una maratona concludendola con il tempo di di 3:40:22. L’articolo si focalizza sugli ultimi anni della sua storia sportiva e sulle diverse controversie che ne caratterizzarono il finale di carriera.

Per concludere un pezzo davvero originale che ha suscitato notevole interesse, quello di Conor Heffernan che sostiene la necessità di un approccio nuovo alla storia dello sport partendo dalla storia degli animali che negli sport hanno giocato un ruolo fondamentale. Il capitolo comprende una panoramica della storia degli animali descrivendone la comparsa come un sottocampo accademico a sé stante. Successivamente, esamina il trattamento dell’animale nelle storie sportive fino ad oggi evidenziando alcuni dei vantaggi derivanti dall’uso della storia animale per gli storici dello sport. Per concludere esamina due casi incentrati sull’addomesticamento dei leoni alla fine del XIX secolo.

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